lunedì 29 luglio 2013

VecchiMeravigliosiRicordi



Qualche giorno fa ho fatto una follia.
Avevo notato, passando sotto il meraviglioso appartamento di Roma dei miei nonni , dove ero cresciuta, che era stato messo in vendita e così decisi di telefonare all'agenzia e fingermi interessata prendendo un appuntamento per visionarlo.
Erano ben trent'anni che non vi mettevo più piede e il solo pensiero di varcare la soglia del portone mi creava una certa agitazione.
Arriviamo sotto casa alle 18.30 in punto e l'incaricato dell'agenzia prova a farmi strada cercando invano di darmi qualche indicazione  ma...appena entro nel portone.. guardo a terra e la guida in gomma nera era ancora lì ad aspettarmi con il suo odore inconfondibile...ed io con le scarpe la carezzo ...ne percepisco il rumore...e da quel momento in poi divento l'interprete principale di quei VecchiMeravigliosiRicordi!
Entro in ascensore, tocco le pareti, chiudo gli occhi ed ascolto silenziosamente ogni minimo rumore che mi riporta indietro e poi finalmente ecco il quarto piano, la porta si apre direttamente nell'appartamento e...i miei occhi purtroppo non trovano quello che ricordavano.
Nel corso di quei trent'anni molte cose erano state cambiate, ma soprattutto peggiorate e rovinate.
Quel bellissimo marmo bianco con venature grige che ricopriva metà di quei 180 mq, era stato ricoperto da una squallida moquettes verde oliva, lasciandone intravedere solo una parte nel salone. Alle pareti c'era una carta lucida grigia ed il Mio marmo non brillava più come una volta.
Esco negl'immensi terrazzi, all'epoca rigogliosi di piante e fiori di ogni genere, mi guardo intorno e vedo solo sporcizia e abbandono.
Entro nella cucina dove cerco immediatamente le mattonelle bianche e nere che tanto amavo, ma anche lì trovo a terra una ceramica orribile in condizioni pessime..ed allora cerco, chiudendo gli occhi, di ricordare a fatica il tavolo di marmo dove nonna stendeva la pizza, preparava gli gnocchi, mi faceva girare la maionese e solo in un verso altrimenti "impazziva" o dove la mattina del 6 gennaio trovavo un'infinità di regali!!
Con lo scorrere dei minuti i miei anni cominciano a diminuire ed i ricordi travolgono la mia mente. Entro nella stanza di servizio, dove si stirava e dove c'era quel piccolo bagno con quella piccola vasca che aveva accolto le mie enormi bolle di sapone preparate sapientemente con acqua e scaglie di sapone di marsiglia e create con un pezzo di canna procuratomi dal nonno...sì...quell'odore della canna bagnata dal sapone ancora lo sento e mi fa venire i brividi ed un groppo in gola!
Poi proseguo lungo il corridoio e sfioro quel grande armadio a muro dove tenevamo la biancheria e cerco di percepire al tatto la sensazione che mi dava la stoffa che lo ricopriva..ed ecco la camera dei miei genitori, quel parquet anni 70, maltrattato, ma sempre bello, mentre con gran stupore trovo la mia camera completamente rivoluzionata e provo un senso di rabbia e di dolore.
Per ultima lascio la stanza dei nonni, dove ancora mi è possibile intravedere tramite quegl'innumerevoli cassettini della memoria, ogni singolo elemento, mobilio, tappeto ed oggetto posizionato nel punto giusto e sentire man mano che m'avvicino all'antibagno l'odore della colonia che indossava mio nonno!!
Mi pare di vederlo, ancora lì, davanti al suo specchio, mentre gira vorticosamente il pennello da barba nel barattolo della crema producendo quella meravigliosa schiuma.
Il ragazzo dell'agenzia che ci aveva accompagnato, rimane per tutto il tempo in silenzio, osservandomi in ogni minimo movimento, incuriosito ed affascinato da tutte quelle sensazioni visibili sul mio volto.
Racconto che era la casa dove ero cresciuta e pian piano rientro nei panni di quella donna 50enne che oggi sono, carica di forti esperienze, a volte molto stanca e delusa, ma ancora capace d'emozionarsi al tatto anche solo passando un dito su quel vetro decorato accanto all'ascensore!

2 commenti:

  1. Sei stata audace a rituffarti in quel luogo.
    I tentativi di andare indietro nel tempo diventano sgradevoli o dolorosi un po' per degrado o peggioramenti fisici dovuti al suo passare, in po' per le ns. idealizzazione.

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  2. Ti leggo solo ora!
    Non credevo che ancora qualcuno si affacciasse al mio blog, ormai da tempo in disuso, ma che successivamente, poi lo leggesse, mi lascia ancora più sorpresa!!
    Quindi, ringraziandoti per il tempo dedicatomi, ti confesso che non sono affatto pentita di ciò che feci quel giorno.
    Le sensazioni e l'emozioni che provai furono tante e contrastanti fra loro, ma io vivo di tutto ciò.


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